La Cascata delle Marmore, a 7 Km da Terni lungo la
SS. Valnerina, si raggiunge da Frallarenza in un’ora e un quarto
di macchina.
E' la cascata più alta d’Europa (165 metri), immersa in
uno scenario naturale avvincente.
Boschi incontaminati, gole profonde scavate dalle acque del fiume Nera, e
sentieri
attrezzati (ponti di legno, piazzole belvedere, scalini nei punti
più ripidi) da percorrere a piedi che costeggiano e attraversano un tratto del
fiume a valle delle cascate per poi salire a fianco delle cascate stesse in un
bellissimo percorso che raggiunge la sommità della cascata.
Attenzione agli
orari di apertura, perché
ogni tanto chiudono il rubinetto e …la cascata non c’è
più! Questo perchè da circa 50 anni le acque della cascata sono utilizzate
per alimentare una centrale idroelettrica
Il prezzo
del biglietto d'ingresso è di € 10,00 (intero)
e € 7,00 (ridotto per bambini e ragazzi da 5 a 10 anni)
Origini e cenni storici
La Cascata delle Marmore è un'opera artificiale dovuta ai Romani.
I depositi delle acque calcaree causavano, specie nei periodi di piena,
lo straripamento del fiume Velino con il conseguente impaludamento di
ampie aree della pianura reatina. Nel 271 a.C. il console Manlio Curio
Dentato bonificò i terreni circostanti il fiume, scavando un
canale che convogliava le acque fino alla rupe di Marmore, da dove ancora
oggi precipitano nel fiume Nera, con un salto complessivo di 165 metri.
Il canale ottenne l'obiettivo propostosi da Curio Dentato ma risultò
insufficiente per contenere le acque del Velino nei periodi di piena.
I reatini proposero un ampliamento del canale per evitare lo straripamento
del fiume, opera a cui si opposero i ternani, che temevano inondazioni
del loro territorio. Ciò diede luogo, per tutta l'età
classica, a lunghi contenziosi tra i due municipi.
Nei secoli successivi vi furono vari tentativi di risolvere il problema,
finchè nel 1787 l'architetto ternano Andrea Vici risolse definitivamente
il problema, dando alla cascata e al corso dei fiumi l’aspetto
attuale.